Aghios Ioannis di Vomvoku
Il monastero di Aghios Ioannis (San Giovanni) si trova a circa 10 km a Nord-Est di Lepanto, a poca distanza dal comune di Vomvoku, ed è costruito in un terreno ripido di montagna.Αrchitettura
Di particolare interesse è la cupola centrale della chiesa. La pianta della chiesa è di tipo a croce greca iscritta in un quadrato con la cupola centrale poggiata su quattro pillastri, ed è inoltre dotata di abside a sei lati e nartece. Le absidi a sei lati si sviluppano anche lungo gli assi della croce, richiamando gli ambienti di forma “aghioritikos” (N.d.T.: da Aghion Oros la comunità monastica). Le absidi poligonali sono dotate di finestre a doppia anta. La copertura della chiesa è fatta di tegole a doppio spiovente con il campanile nella parte Ovest. La piccola cupola si compone di dodici lati decorati con nicchie e finestre ad arco, mentre fasce con decorazioni ceramoplastiche recingono le facciate esterne della chiesa. Il lato esterno dove si trova l'ingresso principale è decorato con due sculture murate di provenienza sconosciuta. Sulla sinistra vi è un frammento di una balaustra bizantina a bassorilievo che rappresenta un'aquila che preda un coniglio. Sulla destra vi è murato lo stemma di un arconte Veneziano, cherappresenta un'ala ed una zampa d'uccelo entro una cornice a forma di scudo da cui pendono due nastri. L'iscrizione di marmo dello ktitor (N.d.T.: del proprietario) tra le due sculture ci informa che il priore Arsenios ricostruì la chiesa dalle fondamenta.La decorazione interna
All'interno la chiesa è ricca di affreschi probabilmente contemporanei alla sua costruzione. I settori della decorazione si dividono in nastri orizzontali in cui sono rappresentati, nella parte superiore, dei santi a figura intera, nella parte inferiore dei santi entro dei medaglioni, al centro scene tratte dal ciclo iconografico della Madonna, e in alto scene tratte dal ciclo iconografico di Cristo. Nel nartece è raffigurato, tra diverse scene, il synaxarion (N.d.T.: il libretto che descrive la vita e il martirio di un Santo) di San Giovanni Prodromo e gli Eni. Al Sud e ad Est dell'ambiente centrale vi sono le celle del monastero. Attualmente la struttura ospita un monastero femminile e le messe che si effettuano sono particolarmente solenni. Inoltre le monache diriggono un notevole laboratorio di pittura bizantina.L'orario di visita si stabilisce previa comunicazione telefonica al numero: 26340-27401.
Monastero di Ampelakiotissa
Lo storico monastero di Panaghia Ampelakiotissa è uno dei più importanti monasteri del comune di Naupaktia e si trova a DE Apodotias, a poca distanza dall'omonimo paese (conosciuto in passato come Kosiza), e a 17 Km da Ano Chora. Precedentemente la località era anche nota con il nome di Argastiria (laboratori). Questo nome si lega alla presenza delle rinominate famiglie dedite all'arte dell'intarsio, dell'oreficeria e dell'argenteria, tra cui vi era quella di Damiano d'Epiro.Αrchitettura e decorazione
La chiesa appartiene al tipo di basilica con cupola a tre navate a pianta rettangolare con tre paia di colonne, un paio di pillastri e un abside decorata con sette nicchie. La chiesa presenta, oltre la cupola, una copertura in tegole a doppio spiovente, mentre le navate interne sono coperte da fornici. All'esterno del lato Ovest si erge un eccezionale campanile con un ingresso centrale ad arco. Di particolare interesse sono le decorazioni a bassorilievo delle facciate esterne che rappresentano alberi, fiori, animali e figure umane. L'iscrizione a bassorilievo presente sull'architrave dell'ingresso principale ci informa, tra le varie cose, che l'architetto Epirota Christos Ioannou di Strazina (l'attuale Torre di Koniza) ristrutturò l'ambiente centrale della chiesa di Abelakiotissa nel 1847 durante il priorato di Theofilos Papaloghis, e fa riferimento al 1456 come l'anno in cui fu costruita la chiesa. L’edificio è internamente privo di decorazioni pittoriche ma è dotato di una iconostasi decorata ad intaglio che secondo l'iscrizione risale al 1874, probabilmente opera di uno scultore locale.Reliquie e cimeli
Il monastero di Abelakiotissa è inoltre rinomato per la detenzione di reliquie e di raffinati cimeli. Nello specifico la mano di Santo Policarpo, il vescovo di Smirne, fu ricoperta d'oro nel 1792 ad opera dell'orefice locale Panaghiotis Damianopoulos. Questa si conserva all'interno di un ossuario d'argento decorato a bassorilievo dell'argentiere locale N. Damianos con rappresentazioni religiose. L'immagine della Madonna, a giudicare dallo stile, si data al XVII secolo, mentre il rivestimento d'oro fu realizzato nel 1820 dall'orefice locale Nicolaos Damianos. L'epitaffio vanta una eccezionale opera d'arte, un velo ricamato in oro, realizzato dalla nota ricamatrice Mariora di Costantinopoli. Le celle, recentemente ristrutturate, sono ai lati Sud ed Est.Il monastero oggi ospita una confraternita maschile.
Il 23 di Febbraio si celebra la festa di San Policarpo e il 15 di Agosto si festeggia l'Assunzione della Madonna.